martedì 24 giugno 2008
giovedì 19 giugno 2008
Nuovo Evento: "Memoria Viva Argentina 2008"
Memoria Viva Argentina 2008
32 anni
Karen Berestovoy, fotografa Argentina,prosegue con il suo progetto. Cominciato nel mese di marzo di quattro anni fa approda oggi ad una nuova tappa. "Memoria Viva Argentina" prova anche quest'anno a far riflettere, a far fermare le menti troppo impegnate dalla frenesia quotidiana tornando un attimo indietro e provando a guardare oltre ai nostri confini.
Era il 24 marzo del 1976 una giornata che è entrata con prepotenza nei libri di storia. Da quel giorno l'Argentina non è più stata la stessa. Era il giorno della presa del potere da parte della giunta militare, il golpe. Era l'inizio. L'inizio di quello che ci troviamo a dover affrontare anche oggi. È quello che Karen e i suoi colleghi Ornela F. Laezza, Diego Boldini, Samuela Iaconis, Tatiana Schioppa e Tommaso Fucile provano a testimoniare, ad imprimere sulle immagini fotografiche. Una riflessione su ciò che è accaduto trentadue anni fa e che si evolve sino ad oggi creando un vortice che avvolge piano tutte le ripercussioni di quel lontano giorno. Dalle Madri di Plaza de Mayo, ai desaparecidos.
Dal 5 al 6 luglio l'ex Convento dell’Annunciata ospiterà la mostra Memoria Viva Argentina, che rientra nella serie di iniziative organizzate da Abugaió, Associazione Culturale Abbiatense.
L’esposizione sarà accompagnata dalla proiezione del cortometraggio : Lucía y las cosas, di M. A. Riva
"Quest'anno propongo, come sempre, un'installazione fotografica. L'installazione è un mezzo che mi permette di muovere con agilità il mio lavoro, proprio dal punto di vista fisico dello spostamento. Uno degli obiettivi è diffondere il più possibile la storia, la verità e questo mi sembra un mezzo adatto. Assume un valore simbolico, è un oggetto che può percorrere più posti possibili" ci spiega Karen Berestovoy.
"Anche questa volta ho coinvolto più fotografi. Ognuno di loro ha creato delle immagini legate alla violenza, alla tortura, ma anche alla memoria collegata a diverse informazioni. La mostra è sia formativa che artistica, non si limita all'aspetto estetico che anzi diventa secondario"